24 November 2023
Oggi sono molti i genitori che intraprendono questa attività in acqua, un’attività da iniziare entro il primo anno di vita del bambino (ma anche molto prima!).
Il corso è infatti utile sia a favorire lo sviluppo psicomotorio ma anche ad assecondare un istintivo ambientamento acquatico dei bambini di età compresa tra i 4-36 mesi, creando così nel bambino un rapporto sano, ludico ed amorevole con l’acqua.
Attraverso questo tipo di percorso genitore e bambino hanno la possibilità di godere di momenti unici ed esclusivi, stimolando la creatività e l’intraprendenza, nonché le capacità motorie, cognitive e relazionali in un percorso che, ci teniamo a dirlo, riguarda tanto il neonato quanto chi decide di accompagnarlo.
L’operatore specializzato nell’insegnamento delle attività acquatiche 0-3 anni, segue attentamente l’evoluzione del bambino attraverso una studiata progressione didattica che varia a seconda della fascia d’età con cui si trova a lavorare, portando alla conquista dell’autonomia acquatica.
Perché vivere con il neonato questo tipo di attività?
Il nostro obiettivo è quello di intraprendere insieme al genitore un percorso di “sicurezza in acqua”, insieme a tutti i benefici che il bambino può trarre da questo, benefici che possiamo porre su 3 diversi piani:
PIANO PSICO – FISICO
- Precoce autonomia acquatica
- Miglioramento della tonicità muscolare
- Rafforzamento dell’apparato scheletrico
- Miglioramento schemi motori di base
- Maggiore agilità, coordinazione ed equilibrio
- Rafforzamento del sistema immunitario
- Prevenzione dell’obesità
PIANO COGNITIVO
- Potenziamento del sistema nervoso grazie ai vari stimoli sensoriali
- Vari attrezzi e giochi proposti sollecitano sia le capacità motorie che logiche (attenzione, associazione, memoria…)
PIANO AFFETTIVO-RELAZIONALE
- Maggiore percezione del proprio corpo, fiducia in sé e delle proprie capacità (autostima)
- Momento esclusivo col genitore
- Possibilità di relazionarsi con altri bambini
- Condivisione di giochi e materiali
- Possibilità di confrontarsi con le proprie paure e superarle
Il tutto col massimo del piacere e del divertimento, coinvolgendo i bambini con una grande varietà di giochi che stimolano tutte le loro potenzialità.
L’acquaticità neonatale anche con il papà
A volte ci troviamo di fronte alla difficoltà di accogliere famiglie perché si ritiene che questa attività debba essere esclusivamente portata avanti da uno dei due genitori: la cosa sorprendente invece è vedere mamme e papà che si alternano nel condividere questo tratto di crescita, mettendo in campo la propria voglia di esserci e la propria energia motivatrice a ritmi alterni.
Un invito a rivedere i ruoli a vantaggio dei più piccoli.
Elvia Ludovici
Insegnante 3° livello di attività ginnico motorie acquatiche 0-3 anni
Istruttore FIN – Tutor della Salute Piscina
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